giovedì 14 maggio 2009

La mia piccola grande sorella.







Giorni fa parlando con una vicina, le chiesi notizie di sua sorella che sapevo ammalata, mi rispose di non averne, dal momento che non si sono più parlate dopo una banale lite. Ora io dico: perchè il Signore manda il famoso pane a chi non ha i denti? Io avevo una sorella e un male mel'ha tolta, lei ha una sorella e non le parla più, non ci posso credere ma è così. Sin dalla nascita della mia sorellina, (lei era più piccola), siamo sempre state insieme; in collegio o anche quando adolescenti andavamo a ballare, abbiamo sempre condiviso tutto, ci siamo per così dire (separate), soltanto quando per ragioni di lavoro è andata in Svizzera dove poi è rimasta dopo aver conosciuto l'amore della sua vita. Nonostante la lontananza ci si vedeva spesso, eravamo delle sorelle come tante altre, a volte si discuteva e si litigava, ma non durava tanto si faceva sempre pace con un sorriso. Fra le tante cose che mi piacevano di lei, c'erano i suoi capelli ricci, lei invece era innamorata dei miei, lunghi e lisci. era alta e magra con delle meravigliose gambe lunghe, mentre io al contrario, sono stata sempre robusta ed è per questo che ogni volta che andavo a trovarla aveva la mania di mettermi sempre a dieta. Cara la mia sorellina! Amava tanto viaggiare, amava sdraiarsi al sole come una lucertola, ed era sempre elegante. Era una patita dei casinò e del gioco delle carte io la chiamavo scherzosamente fortunella, perchè vinceva spesso. Un giorno mentre scambiavamo due chiacchiere mi disse: quando sarò anziana andrò in un pensionato di lusso dove mi serviranno con i guanti bianchi, pensavo mi prendesse in giro e invece era proprio convinta di ciò che diceva. Io sono stata sempre una sognatrice, diversamente da lei che aveva sempre i piedi ben piantati per terra era una realista ad oltranza, eravamo entrambe esperte di magia, nelle mie mani il denaro spariva, nelle sue invece si moltiplicava, sapeva gestire i soldi come un banchiere, io mi giustificavo e le dicevo che non era merito suo ma soltanto un dono di natura e questo la faceva sorridere e mi diceva: (come sei scema), questa era l'unica parola "brutta" che sapeva dire. Siamo rimaste insieme fino all'ultimo istante della sua breve vita. Ora dovrei dire che una volta avevo una sorella ma non è così, io (ho) ancora una sorella, ed è sempre con me in ogni istante della mia vita.

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