martedì 21 aprile 2009

La mia fabbrica dei sogni.



Nel mio salotto di casa, ho una bellissima e confortevole poltrona, io la chiamo: il mio rifugio color salmone, quando ho tempo e ho voglia di isolarmi, mi rifugio fra le sue comode braccia e la mia mente comincia a spaziare fra il mio passato e un mio ipotetico futuro, quello che prevale è quasi sempre il ricordo dei tempi passati. Che tempi! Quando andavo a scuola non ero mai accompagnata dai genitori, con mio fratello e un gruppo di altri bambini facevamo un bel pezzo di strada spienzierati e allegri senza nessun pericolo, si giocava con poco: una corda, una palla, a volte correndo a rotta di collo giù per la campagna, correvamo talmente veloci, che sembrava i piedi toccassero il sedere, avevamo poco ma nello stesso tempo avevamo tutto, fanciullezza, spazi infiniti, allegria, ed eravamo felici. I tempi sono cambiati, per tante malattie non si muore più, siamo diventati super tecnologici, ma quanta nostalgia dei tempi andati!!!