Fa molto caldo e nella penombra del mio salotto, ad occhi chiusi sulla mia poltrona preferita, vado indietro nel tempo, ad un altro caldo, quello della mia Sicilia. Nel periodo estivo, la mamma era solita farci dormire il pomeriggio e per stare più freschi, metteva i materassi per terra. Io e mio fratello, facevamo di tutto fuorchè dormire, ci solleticavamo, ci facevamo i versacci, ogni scusa era buona per ridere, fin quando la mia mamma spazientita ci sculacciava a dovere e quindi poi si dormiva tranquilli, questa era storia di quasi tutti i giorni. La mia sorellina invece era piccolissima e quindi riposava nel suo lettino. Al risveglio, dopo la merenda, la mamma si sedeva davanti all'uscio di casa per lavorare all'uncinetto e noi attorno seduti nelle nostre seggioline imparavamo da lei a lavorare. L'arte dell'uncinetto era estesa anche a mio fratello, nonostante fosse maschietto aveva imparato a fare chilometri e chilometri di catenelle. Quando poi la mia mamma rientrava in casa per preparare la cena, ci dava il permesso di giocare, allora ci riunivamo con i compagni vicini di casa e si decideva quale gioco fare. "Giochiamo agli indiani e le femmine fanno le prigioniere", A noi femminucce ci legavano ad un albero e poi i vigliacchi se ne andavano nel prato vicino casa a giocare al pallone. Brutti maschilisti! Però sono riusciti ad imbrogliarci una volta sola e poi non ci siamo cascate più. Che nostalgia!!
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2 commenti:
CIAO MARIA ASSUNTA; ANCHE QUA FA MOLTO CALDO: TI AUGURO UNA BELLA GIORNATA! CIAO
Mi ha molto colpita il fatto che mi hai chiamata Maria Assunta,io mi chiamo Assunta soltanto, però mi chiamavano con questi due nomi le suore del collegio di Como dove,da interna frequentavo le scuole. Pensa che coincidenza. Ciao a risentirci.
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