venerdì 7 agosto 2009

Quando i ferri da stiro andavano a carbone.








Guardo sconsolata la biancheria nella cesta, che aspetta di essere stirata. E' un lavoro che non amo particolarmente, pensare che ho un bel ferro con caldaia super tecnologico, manda un vapore così intenso che è una meraviglia, dò ancora un'occhiata alla biancheria, che mi guarda aggrinzita, come per dirmi: allora ti decidi? Mi soffermo a pensare agli anni passati, quando quella poveretta della mia mamma e tutte le altre massaie dell'epoca, stiravano con il ferro che andava a carbone. Oggi questi antichi attrezzi, sono andati in pensione e alcuni fanno bella mostra di se soltanto come soprammobili. A quei tempi, non c'era la corrente elettrica e quindi quel ferro da stiro a carbonella, rappresentava l'unica maniera per stirare. Era molto pesante, aveva l'impugnatura in legno, la brace veniva introdotta dall 'alto, e dovevano essere pezzi di carbone abbastanza grossi, altrimenti la cenere fuoriusciva bruciando la biancheria. Quanta fatica povere donne, cambiare continuamente la brace, stirare e stirare. Rammento che quando la mia mamma stirava, mentre noi bambini giocavamo, lei aveva l'abitudine di cantare allegramente, cosa avesse da cantare stirando, non l'ho mai capito. Poi c'era un altro tipo di ferro, molto più piccolo tutto compatto, si faceva scaldare sul fuoco e sul manico rovente si avvolgeva uno straccetto per non ustionarsi. Quanta acqua è passata sotto i ponti da allora. Poi con l'avvento dell'energia elettrica, come in tutte le cose si è passato a ferri da stiro tecnologicamente sempre più all'avanguardia e sempre più perfetti. Ma anche con la perfezione, ho tanto rispetto per le fatiche antiche, ma io ugualmente, non amo stirare!

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