domenica 11 aprile 2010

14 lunghi anni.



Marzo porta fiori delicati, colori gioiosi, fresca energia e vita.
Questo mese dicono che sia un pò pazzo, per via del suo carattere un pò instabile e indeciso, però merita davvero di essere accolto come uno dei simboli della primavera.
Da 14 anni per me marzo rappresenta il dolore, il lutto, la tristeza che si è abbattuta sui nostri cuori. Certo la vita ha continuato il suo normale corso, però non è più la stessa cosa di prima. Io personalmente alterno momenti di allegria a momenti di tristezza infinita e alcuni giorni ancora adesso, la disperazione mi chiude la gola, come se volesse soffocarmi. Tutto questo ha un nome. Maria Vittoria! Ancora oggi a distanza di 14 lunghi anni, nominarti è la cosa più naturale del mondo. Per assurdo non ho ancora assimilato che non ci sei più. Quando penso a te, tengo i miei ragionamenti sul vago, come sospesi per aria, come se tutto appartenesse a un sogno, che purtroppo non è. Il 25 marzo è il compleanno del nostro Riccardo, il 28 è il compleanno del tuo Michel e poi nello stesso mese, fra queste date gioiose, c'è quella della tua assurda lontananza. Che dirti sorella adorata, il mio cuore è con te, vedi? Mi sono emancipata, ora ho familiarizzato anche con il computer e ogni tanto ricordo che tu hai regalato a tuo figlio il P.C. quando soltanto pochi eletti lo possedevano. Quanto eri severa! Ma a me non la davi a bere, adoravi quel figlio e avevi per lui tutte le attenzioni che una grande madre ha verso i suoi figli e nella severità facevi per lui anche l'impossibile. Non potrò mai dimenticarti, come potrei! Vorrebbe dire dimenticarmi di un pezzo di me stessa, perchè questo tu sei, un pezzo della mia anima, del mio cuore. Buona notte sorellina e se qualche volta dico qualche cosa che non gradisci, non brontolare come al solito, perchè io come al solito ti dirò: hei rispetto! Sono la maggiore.

1 commento:

Lucia ha detto...

Cara Assunta , il distacco dalle persone care è una cosa che la mente umana difficilmente accetta con serenità , eppure dicono che si dovrebbe piangere quando si nasce e ridere quando si muore , perchè si ritorna alla csa del PADRE, dove non ci saranno più dolori.L'unica cosa che ci rimangono sono i ricordi , e quelli li custodiamo come perle preziose , e debbo dirti che in questo sei bravissima . Complimenti per il tuo blog !!!