martedì 9 giugno 2009

Quando al cinema si pagava 50 lire.



Guardo dal terrazzo del mio salotto i ragazzini che giocano chiassosi nell'oratorio di fronte, al di là della strada. Il buon vecchio oratorio! Anch'io da bambina lo frequentavo, L'Istituto San Giovanni Bosco di Messina ed è li che ho fatto anche la prima comunione. Alcune domeniche dell'anno era chiuso, allora con i miei soliti compagni di gioco si andava al cinema, ricordo ancora che si chiamava (Don Orione). I nostri genitori ci mandavano allo spettacolo del pomeriggio, si fidavano, anche perchè l'addetto alla biglietteria era un conoscente, quindi ci dava un occhio. A quei tempi, non essendoci ancora la televisione nelle case, prima del film vero e proprio, ci dovevamo sorbire il notiziario e lo sport, compresi tutti i risultati delle partite, molto noioso per noi femminucce ma interessante per i maschietti. Al giorno d'oggi è di rigore per vedere un film nelle multisale, munirsi di grandi quantità di popcorn, una volta invece, sgranocchiavamo i dolciumi che vendeva davanti al cinematografo un piccolo ometto con un carrettino pieno zeppo di caramelle di tutti i tipi, costavano una lira l'una, mentre il biglietto d'entrata si pagava soltanto 50 lire. Il nostro conoscente ci faceva accomodare tutti il fila in quelle seggiole di legno che quando ti alzavi si chiudevano automaticamente e diceva sempre: se c'è qualche cosa che non va ditemelo io sono in biglietteria. purtoppo non sempre le cose filavano lisce, capitava spesso che qualche sporcaccione si sedesse vicino e vedendomi piccola ne approfittava e cominciava al buio a mettermi le mani schifose e sudaticce sotto la gonna. La prima volta successe alla mia amica Anna che rimase ammutolita e impacciata, la seconda è capitata a me, uscii dalla fila e corsi dal nostro amico begliettaio per raccontargli l'accaduto, mi disse di tornare al posto ed io ubbidii. Il maiale, pensando fossi di ritorno dalla toilette, continuò imperterrito a darmi fastidio, all'improvviso nel buio totale della sala echeggiò il rumore di uno schiaffone, era il nostro amico che preso poi il porco dalla giacca, lo buttò fuori a calci. Tutto a posto! ora potevamo goderci lo spettacolo in santa pace! Peccato però, che con il passare del tempo sono cambiate le mode, gli usi e i costumi, ma i maiali a due zampe, sono rimasti sempre maiali.

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