lunedì 22 febbraio 2010

Omaggio a Messina (terza parte)




Dopo il terribile terremoto del 1908, l'opinione pubblica, dovette rendersi conto che dopo l'unità d'Italia, invece di risolvere i problemi, la divisione fra nord e sud divenne man mano, sempre più profonda, si capiva dalla diversità di sviluppo molto diversa, ed è così che si diede per la prima volta concretezza alla (Questione Meridionale) data dal poco interesse del governo, per i problemi meridionali. Il quale dopo l'unità d'Italia, per sistemare i tanti debiti accumulati, aggravò ancora di più il meridione già impoverito, vennero imposte tasse enormi e per lo scontento il popolo non sentì più il re vicino ai loro problemi ed è così che scivolò sempre di più verso il mondo "mafioso" e il "brigantaggio". Ovviamente la questione non si risolse mai e ancora oggi (anche se in maniera diversa) si pagano le conseguenze di quel periodo.
Il 16 gennaio 1975 una forte scossa tellurica, seguita da altre di assestamento, fece tremare ancora una volta, la mia città. Si calcolò un'intensità pari all'8° della scala Mercalli e fu soltanto grazie ai suoi sistemi di costruzione antisismiche che Messina resistette e riportò soltanto lievi danni alle cose, ma niente vittime per fortuna.
Oggi, con le sue larghe strade e le sue ampie piazze, i suoi maravigliosi giardini, nonchè monumenti e chiese antiche a testimoniare la sua antica grandezza, è sempre bella. Ma per quella questione fra nord e sud.......quanto ci sarebbe ancora da fare!

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