martedì 16 febbraio 2010

La natura si rivolta.



Questa sera in tv ho visto persone piangere disperate ed è stato terribile, sembra un film già visto. Il senso d'impotenza fa star male. Più di 1500 famiglie, ci pensate? All'improvviso senza un tetto. Sacrifici inutili, denaro sprecato per ristrutturazioni, ricordi, praticamente una vita intera, stanno per finire, sotto una montagna che si sta sbriciolando trascinando con se, tutto ciò che trove al suo passaggio. E' una tragedia terribile. Ricordo che il padre di mio genero che era un'agricoltore diceva sempre: I nostri padri cara la mia Assunta, amavano la natura, la temevano e la rispettavano, non le usavano violenza con cementificazioni selvagge. Ora ai giorni nostri, a macchia d'olio paghiamo le conseguenze dei nostri stessi misfatti. Togliere terreno all'agricoltura per il cemento è un'omicidio e la natura, prima o poi si vendicherà. Questa sera, nel vedere quelle immagini mostruose, mi sono venute in mente queste parole, che mai furono più profetiche, vedere uomini adulti piangere dopo una vita intera di sacrifici e un qualche cosa che non si dimentica facilmente. Peccato che a pagare, è sempre e soltanto la povera gente. Stessa storia per la Calabria. Tutta la mia solidarietà e il mio pensiero. Ma non servono a nulla purtroppo! dove succederà la prossima? Impareremo mai a rispettare e non disturbare madre natura? Siamo troppo ottusi per imparare, che non possiamo sconvolgere a nostro piacimento l'eco sistema che abbiamo avuto la fortuna di avere in eredità.

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