martedì 27 novembre 2018

La mia prima volta con......... il computer!



BENVENUTI NEL PERSONALISSIMO BLOG DI ASSUNTA, TOGLIETE LE SCARPE E NON FATE RUMORE, SI LEGGE IN PIENO RELAX!!!!!


Fino a qualche mese fa, non avrei mai pensato di possedere un computer, e oggi oltre a possederne uno, sono arrivata ad avere un blog tutto mio, sono fiera di me, vuol dire che nella vita non è mai troppo tardi per quasi nulla.
Non ho tanta dimestichezza con il mondo dell'informatica, ma conto in futuro di migliorare, grazie anche all'aiuto di un paziente e buon vicino di casa Roberto, un bel giovanotto che con tanta gentilezza arriva ogni qual volta mi perdo nei mille dedali del PC.
Grazie Roberto è proprio il caso di dire : anche la regina ha bisogno della vicina, e con i tempi che corrono dove a nessuno interessa di nessuno, non è poco.
La mia confidenza con il magico computer è quasi elementare e questo blog, che ho imparato a gestire con amore è una creatura di cui vado orgogliosa, non è niente di particolare, però sono racchiusi piccoli frammenti della mia vita nonchè dei miei ricordi più cari. Chiunque farà quattro passi attraverso i miei scritti, sappia che sono semplici post creati con il cuore e senza pretese. Ed ora se volete, prendetelo come .......un relax.
PS: i pensieri, i ricordi, fanno parte della mia vita.
le varie immagini (senza le foto personali) le ho prese nei vari siti che forniscono tale materiale. Invece alcune immagini le ho estrapolate da vari blog, che ne danno gentilmente il permesso.

mercoledì 3 ottobre 2018

Mi voglio raccontare.....a puntate 1.




Vorrei tanto che il mio blog diventasse il mio diario, anzi ne farò proprio il mio diario personale. Se qualcuno mi leggerà, ne sarò felice, se nessuno lo farà poco importa, lo scriverò ugualmente, soltanto per il mio piacere personale. Ci metterò le mie speranze, i miei pensieri e perchè no! Anche i miei ricordi, nonchè i miei sogni. A proposito di sogni, ne vogliamo parlare? Ne avevo tanti, purtroppo, si sono infranti come le onde del mare s'infrangono sugli scogli, man mano che passano gli anni ne ho sempre di meno, finchè sono certa, non sognerò più, d'altronde a 60 anni cosa vuoi sognare? Di tornare indietro! Ma non si può, di fermare il tempo che corre inesorabile, anche questo è impossibile, quindi niente. Le speranze? Ne vogliamo parlare anche di queste? Che devo sperare, soltanto di alzarmi la mattina senza dolori, sì perchè con l'avanzamento degli anni, si ereditano anche quelli. Ho passato la vita dedicandomi alla mia casa e alla mia famiglia con tutto l'amore di cui sono stata capace, ho fatto tante cose belle ma anche tanti errori, ma d'altronde chi è perfetto? Ho sempre avuto la mania di spostare i mobili da una parte all'altra della casa, sempre con le mie sole forze, ero un muletto, ora all'improvviso non riesco più, mi rendo conto che mi avvio verso l' autunno della vita, e mi girano tanto le scatole!

giovedì 10 maggio 2018

PERCHE'

Sto percorrendo la strada che dall'ospedale porta a casa, rifletto, da tempo ormai, la mia vita è tutta un riflettere, diamo tutto per scontato, vivere bene, respirare, cercare sempre di farsi largo magari complicandoci la vita, mai a nessuno viene in mente che l'esistenza è un dono, usufruire del respiro stesso è un dono e prima o poi, ne paghiamo il conto. Il mio quotidiano è sempre stato all'insegna della famiglia e dell'amore per i miei cari, dopo nemmeno due anni di matrimonio, mio marito si è ammalato, e da allora è stata tutta una strada irta e difficile, ospedali, sale operatorie, attese interminabili in sale d'aspetto tristi e grigie, una vita di malattie e dispiaceri senza tregua, ma la fibra forte e l'attaccamento alla vita di mio marito superava ogni ostacolo,  ci permetteva di vivere una vita il più serena possibile, ora però il destino ha detto basta, la gravità del suo male, si è stancata di concedergli altro tempo, il coma lo trattiene ancora in vita, aspettando un riposo meritato dopo anni ed anni di dolore.
Antonio (così si chiama mio marito), è una persona normale, dedito alla famiglia e gran lavoratore, i miei perchè sono tanti, perchè lui? Perchè questo accanimento crudele, non ha mai fatto male a nessuno e per la sua esistenza, ha pagato un conto salatissimo, ma il destino è questo, cattivo e crudele. Ora posso dire soltanto che riesca a trovare quel riposo di cui è stato privato dalla sorte beffarda e che io riesca a vedere il suo viso rilassato, senza quella smorfia di dolore che gli ha segnato quasi tutta l'esistenza.