L'inverno avrà il suo fascino, ma ogni tanto, anzi spesso da un senso di malinconia, un'irrefrenabile voglia di dolce far niente, d'accordo la legna che arde nel caminetto, le caldarroste, il caldo tepore di una coperta che avvolge con il suo tepore, tutto questo crea senz'altro un'atmosfera, tenera e romantica, ma girando pagina, che tristezza! Quando piove, non posso nemmeno andare nella mia meta preferita.
Ogni volta che ne ho la possibilità, ho l'abitudine di rilassarmi su una delle tante panchine che costeggiano il lago di Lecco. Me ne sto lì, in silenzio e in solitudine, riflettendo assorta nei miei pensieri. Osservo l'acqua, che con i suoi colori invernali indolente infrange le sue piccole onde, sui bordi in cemento corrosi dal tempo, emette come dei piccoli suoni e mi fa compagnia. Tutto sembra triste, ma non lo è.
Tutt'intorno è tranquillo e rilassante, persino i gabbiani con i loro voli, danno al paesaggio, un'alone colmo di suggestione e di magia. Non è il lago d'inverno o l'atmosfera che crea a portare tristezza, questa quando c'è, viene dall'interno, ce l'hai nell'anima e se non la strappi tu, nessuna magia te ne può liberare, e in inverno, è tanto difficile, non aiuta nemmeno il tempo.