Solo ora riesco a metabolizzare, ciò che è successo la notte a cavallo tra il 14 ed il 15 di agosto. Lo ricorderò in assoluto uno dei più brutti compleanni di tutta la mia vita. che disastro! Ancora adesso a distanza di una settimana, ho davanti agli occhi quel fango che copriva ogni cosa. vedere i disastri ambientali in tv e passarli in prima persona è una delle cose più terrificante che un essere umano possa passare. Il Molgora! Fiume tranquillo e sereno, diventare all'improvviso il nemico che con rabbia si abbatte su persone e cose, provocando un'epocalisse.
Nella mattinata del ferragosto, una telefonata improvvisa alle sette del mattino, mi fece sobbalzare dal letto, era mia figlia che dalla Sardegna, mi pregava di andare a vedere, cosa era successo a casa, perchè i vicini l'avevano chiamata. Lei e suo marito, con i bambini, si trovavano in vacanza e sono dovuti rientrare di tutta fretta. Uno spettacolo inimmaginabile. Il salotto era uno strato di fango entrato dallo sfiatatoio della cucina. Una delle macchine che era parcheggiata sotto la tettoia è stata trascinata un centinaio di metri più a valle, la station wagon piena fino ai sedili di fango, Mai vista una cosa simile. Da quando hanno iniziato i lavori togliendo le cascate che servivano per rallentare il corso dell'acqua, sono iniziati gli allagamenti e i disagi ma mai di una portata simile. A monte il Molgora è stato ristretto e quando sabato notte ha iniziato a piovere in maniera abbondate il torrente è come esploso. I sassi che erano stati posizionati per ricostruire l'argine sono stati trascinati via, non si sa dove siano finiti. È una situazione davvero drammatica. Ma la cosa più terribile è che le famiglie si sentono completamente abbandonate dalle istituzioni. Ma questa è routine, il giochetto dello scarica barile è vecchio e già sfruttato, ma funziona sempre.
venerdì 20 agosto 2010
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