domenica 24 gennaio 2010

Le bagnarote e il sale.


Questa sera, guardando un documentario nel quale si vedevano delle donne in costume, con gonne lunghe, chissà perchè il mio pensiero è andato lontano a tanti tanti anni fa, quando per far star buoni noi piccini i grandi avevano pensato bene di spaventarci con la frase: "se fai il monello, viene una bagnarota da Reggio e ti porta via sotto le sue sottane" Sentendo queste minacce, ogni volta che ne vedevamo una, il terrore ci faceva mettere le ali ai piedi. In verità le povere donne, laboriose e faticatrici come pochi, facevano la spola tra Calabria e Sicilia per il contrabbando del sale. Episodi particolari le vedevano sfruttare l'arguzia e l'ingegno da Messina fino in Calabria per non pagare il dazio durante l'epoca fascista. Per sfuggire alle perquisizioni doganali, quando la nave attraccava a Villa S. Giovanni, giravano intorno ai carri in manovra in modo da eludere la sorveglianza. Nascondevano i sigari nelle pieghe delle loro ampie sottane. Il sale lo mimetizzavano sotto il classico vestito in modo che nessuno potesse mettere loro le mani addosso. Quando venivano scoperte, impiantavano una di quelle liti che facevano desistere da qualsiasi denuncia la più paziente delle guardie. Questa spola fra la Sicilia e la terra ferma continuò, anche dopo l'epoca fascista. Onestamente noi bambini da lontano le osservavamo e non capivamo come facessero a trasportare tutto quel sale sotto le pieghe delle abbondanti sottane e sopratutto come facessero contemporaneamente a portare in testa delle enormi ceste in equilibrio le quali contenevano di tutto e per giunta, senza l'uso delle mani. Ora rido pensando cosa sarebbe successo con tutto quel sale se per ipotesi fossero cadute in acqua. Comunque a parte il loro comportamento "non sempre legale" sono sempre state le donne più lavoratrici e infaticabili che la storia ricordi. Io le ricorderò sempre con quelle sottane variopinte lunghe fino ai piedi e il terrore che provavo al pensiero che se mi avessero presa e "imprigionata" fra le pieghe di tutti quei strati di gonne, sarei senz'altro morta soffocata. Ingenuità di bambina...............

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