giovedì 28 gennaio 2010

Ancora fantasmi! ( IL MONACO ).



La mamma raccontava, ed ancora lo ripete, che quando era molto piccola abitava in Sicilia con la famiglia in una casa antica, per raggiungere la quale, c'erano da salire tantissimi gradini. Certo, arrivarci era faticosissimo, però la vista da lassù era magnifica, c'era un pergolato di gelsomini profumatissimi e altre piante e fiori che nonna Lucia adorava e curava personalmente, tutt'intorno era talmente bello e rilassante che li ripagava del disagio della lunga scalinata. Prima di andare ad abitare in quella casa, i vecchi inquilini misero in guardia la nonna che in quell'abitazione, non si poteva stare tranquilli, perchè la notte il rumore di catene era veramente spaventoso. Nonna Lucia che era una persona buona ma superstiziosa, come daltronde lo erano quasi tutte le persone dell'epoca, sapeva che su certi argomenti bisognava tacere, perciò, finse di non dar peso alle parole della vecchia inquilina e traslocò. Dopo un po che abitavano in quella casa, una sera la nonna mentre era seduta a rammendare, sentì all'improvviso dietro di lei, come un'alito sul collo, si girò piano piano e vide un monaco in piedi che la osservava, era frastornata e terrorizzata allo stesso tempo, ma ebbe il sangue freddo di non darlo a vedere, anzi riuscì, persino a sorridergli e il monaco senza parlare, le accarezzò dolcemente i capelli, il viso e se ne andò. Rimase immobole, come paralizzata, da non riuscire ad alzarsi dalla sedia da tanto che le tremavano le gambe. Da quel giorno in tutti gli angoli della casa, trovava sempre delle monete, persino fra la cenere del vecchio braciere. La vita scorreva tranquilla e serena e lei di questi fatti, con i famigliari non parlò mai. Poi per una grave malattia, nonna Lucia non riusciva più ad affrontare tutti quei scalini e con gran dolore cercarono un'altra casa più comoda. Al mercato un giorno la nonna rincontrò la vecchia inquilina che le chiese come andasse, bene! Rispose, peccato che la casetta la devo lasciare, non ce la faccio più con tutti quei gradini, non sa con quanto dispiacere. Davvero? rispose l'altra, ma non è successo niente in casa? No! disse la nonna serena, io non ho mai sentito e visto nulla. Senta donna Lucia, la casa mi è sempre piaciuta e quasi quasi la riprendo io, se dite che non c'è niente di strano. La famiglia della nonna cambiò casa e l'altra tornò ad abitarci come prima. Poveretta! Subito la prima notte di permanenza nella casa, botte e colpi di catene mandarono all'ospedale la malcapitata con tutta la sua famiglia, forse le entità strane della casa, non le perdonarono il suo terrore e la sua fuga, chissà! Tutto questo la nonna lo raccontò ai suoi famigliari soltanto quando cambiarono casa. Era una persona seria a modo e timorata di Dio, come poteva inventarsi una cosa del genere?

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