venerdì 27 febbraio 2009

Cuore disobbediente.



Dopo otto anni lontano dall'ospedale, quando ci eravamo quasi adagiati sul fatto che il cuore di Antonio (mio marito) andasse abbastanza bene, eccolo presentarsi come una bolletta in scadenza, le prime fibrillazioni, i primi dolori al petto, ci risiamo. Visita cardiologica e ricovero immediato. Probabilmente l'intervento comincia a dare i primi segni di cedimento. Io mi chiedo: quanto può resistere un essere umano anno dopo anno intervento dopo intervento? Se si considera che combatte le sue battaglie per sopravvivere, da quando aveva 29 anni, ed ora ne ha 65? Non è facile e quindi dal profondo del cuore bisogna infondergli coraggio. Sono certa che ancora una volta ne uscirà, anche se è facile infondere coraggio, quando a soffrire sono gli altri. Pensare che è tutta colpa di un maledetto diabete. Purtroppo impotente posso solo confortarlo. Che dire! Le parole sono difficili davanti ad una lunga sofferenza, e le malattie arrivano così, pescandoti nel mucchio, come una macabra lotteria.


Nessun commento: