pubblicato: giovedì 22 novembre 2007 da dario in: saggi
“Il mondo di Tano Cimarosa” di Luigia Miniucchi (By Bess Edizioni, 160 pagg.) è un libro prezioso. Primo perché - benché uscito nel 2006 - ha una reperibilità difficilissima. Dove acquistarlo è un vero mistero visto che non ha un codice ISBN, in libreria non si trova e non esiste un sito internet della “By Bess Edizioni”.
Secondo (e vero) motivo, perché il libro di Luigia Miniucchi è la prima e finora l’unica monografia esistente su Tano Cimarosa, re dei re dei caratteristi del cinema italiano. Introdotto da una prefazione del regista Aurelio Grimaldi (”Le buttane”, “Il macellaio”, “Rosa Funzeca”) in cui si rivela un gustosissimo aneddoto (il primo di una lunga serie), il libro ricostruisce la biografia di Cimarosa nel racconto del protagonista.
È una storia mai raccontata prima, che senza la testimonianza raccolta dalla Miniucchi sarebbe andata irrimediabilmente perduta. Dalle origini come puparo in una Messina ancora antichissima, Cimarosa comincia - come Franco e Ciccio e altri giganti di una generazione ormai ultra-sorprassata - con esperienze teatrali di strada, finestre di arte in una vita poverissima e randagia.