sabato 4 luglio 2015
ERA IL PRIMO AMORE.......................
Si dice che il primo amore non si scorda mai, forse è vero, ma resta comunque il ricordo, un pezzettino di esperienza da aggiungere, agli altri pezzi del puzzle della vita. Conobbi Angelo per caso, come accade solitamente, fu simpatia reciproca a prima vista, giovanissimi, io solo diciassette anni, niente esperienza e nessuna notizia su cosa fosse la parola amore, gioventù per quanto moderna, ma si può dire di altri tempi. Angelo era quello che in un piccolo paese, non passava inosservato, ricco, alto, bello, biondo, con due occhi verdi in cui ci si perdeva, da parte mia però non ero da meno, (modestia a parte), ero graziosissima, anche io con una massa di capelli biondo cenere, di una lunghezza imbarazzante, occhi verdi, e sempre sorridente, ero nuova del paese, e quindi non suscitai tanta simpatia nelle ragazze così dette da marito, mi guardavano con una palese antipatia, appena arrivata, avevo tolto la speranza a tante mie coetanee, ma l'amore non si sceglie, o c'è o non c'è, e pensavo lui fosse il mio principe azzurro, eravamo una bella coppia, spesso ci prendevano per fratelli, stessi occhi e stesso colore di capelli, eravamo innamorati, (almeno ne ero certa), ma come succede, il mio carattere aperto, solare, comunicativo, presto cominciò ad andargli stretto, mostrando una gelosia da incubo, le sue scenate divennero giornaliere, non potevo nemmeno respirare, avere delle amicizie, uscire se non con lui, un disastro! Le gioie erano tante, ma le lacrime molte di più, e dopo un lasciarsi e prendersi, per una serie di peripezie, dopo un suo immeritato ceffone, decisi di lasciarlo, piansi parecchio, lo sognavo, ma il supporto amorevole di mia madre, mi aiutò a venirne fuori. dopo parecchio tempo, svoltai la mia vita, sposandomi, e davanti al comune dove stavo per sposarmi civilmente, vi trovai lui, nervoso ed alterato, mi disse che non potevo fare quel passo importante e che era solo un dispetto nei suoi confronti, lo assicurai di no! Non ci si sposa per la vita solo per un dispetto, quando si rese conto che non scherzavo, diventò cattivo e mi maledisse, le sue parole le ricordo ancora adesso: mi stai facendo del male, ma ti auguro in questo matrimonio di non essere felice, devi soffrire come sto soffrendo io. Quelle parole sono certa che non furono dette con il cuore, ma ugualmente il mio matrimonio, fu un susseguirsi di malattie e di disgrazie (di mio marito). Lo rividi dopo quindici anni, mi abbracciò, era palesemente commosso, ma più sereno, mi sussurrò: ti ho sempre amata, tu sei moglie e madre, io nel tuo ricordo, non sono riuscito a farmi una famiglia. Ci siamo visti sporadicamente, al funerale dei suoi fratelli, al suo ricovero ospedaliero, lo vedevo come un vecchio amico. Poco tempo fa, mi chiamò al cellulare, ciao (mi disse) tutto bene? Io e mia sorella vorremmo tanto vederti, vieni a farci visita? Certo risposi, appena si calma questo caldo infernale, verrò volentieri, ti voglio bene, mi sussurrò prima di chiudere. Ricevetti in seguito la telefonata di sua nipote, Ciao Assunta, ti devo dare una brutta notizia, Angelo ci ha lasciati improvvisamente, restai senza parole, non era possibile, gli avevo parlato al telefono pochi giorni prima, mi sembrò strano al suo funerale, osservavo quella bara dal legno chiaro, e non riuscivo a pensare che dentro ci fosse un pezzetto della mia vita, il mio passaggio da ragazza spensierata a donna con una famiglia. Angelo è stato indubbiamente il mio primo amore, lo ricorderò sempre, ma non come colui che non c'è più, ma come era una volta, bello, alto, biondo, con due occhi verdi nei quali in un'altra vita mi specchiavo.
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