sabato 18 dicembre 2010

La febbre finta.


Ecco! Come ogni anno, con l'inverno arriva l'influenza ed io come sempre non faccio eccezioni. Non vorrei mai influenzarmi è seccante e si sta parecchio male, sembra che un camion mi passi addosso e mi sento tutta pesta. Però! Come cambiano le cose nella vita. Ricordo ai tempi del collegio, quanto desiderassi avere una piccola febriciattola o una breve influenzina, accidenti non mi ammalavo mai, sognavo di stare a letto lontano dall'aula scolastica, ma non c'era nulla da fare, scoppiavo di salute. Un giorno la mia compagna Lella A. Mi disse: Ci sono dei trucchetti per stare un po' a letto in santa pace. Così, m'istruì per bene su come aggirare l'ostacolo salute. Presi dal mio comodino il vicks vaporub, una volta era in vasetti di vetro blu con tappo verde. ne spalmai un goccino sulle ciglia, cominciò a bruciare e le lacrime scendevano copiose, un po' sul naso che divento paonazzo, andai in infermeria da madre Fortunata che era la suora infermiera e le dissi che non stavo affatto bene, vai in camerata mi disse porgendomi il termometro distratta, ubbidii e mi avviai verso il mio letto mi svestii e appoggiai il termometro sul calorifero, pochi secondi bastarono per far salire la temperatura. Poi furbetta lo misi sotto l'ascella e aspettai pazientemente la madre, che arrivò da lì a poco e constatando la febbre mi raccomandò di stare al caldo sotto le coperte. Grazie Lella A. Che meraviglia! In collegio ci si alzava con le galline, c'era la santa messa, colazione, ripasso e poi a scuola. Che sonno! Quante volte avrei voluto gettarla dalla finestra quella campanella maledetta, che mi faceva sobbalzare e svegliare dai miei dolci sogni. Ora grazie alla mia compagna che mi aveva svelato il piccolo trucchetto, potevo farmi un sonnellino come si deve. Che meraviglia! Fuori il tempo era da lupi, le mie compagne a scuola, ed io egoisticamente sotto le coperte al caldo. Nel pomeriggio arrivò la madre infermiera con il solito termometro e adesso? I caloriferi erano spenti, niente di male, sfregando il termometro con la giacchina di lana, la temperatura, cominciò ancora a salire.